Archivio
L’Archivio Storico Diocesano
Dal 2017, per volere del vescovo Ambrogio Spreafico, presso la Biblioteca è stato trasferito l’Archivio Storico Diocesano di Ferentino.
L’Archivio conserva tutta la documentazione della ex Diocesi di Ferentino, la cui esistenza è documentata a partire dal V secolo, periodo in cui è testimoniata la presenza dei vescovi di Ferentino ad alcuni concili.
Il patrimonio documentario dell’Archivio Storico ci permette di ricostruire la storia della diocesi dal XVII secolo, in quanto l’Archivio andò distrutto nel Seicento a causa di un incendio che bruciò l’intero palazzo vescovile.
L’antica diocesi comprendeva un territorio molto vasto che includeva, oltre al comune di Ferentino, quello di Supino, Patrica, Ceccano, Amaseno, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Prossedi e Pisterzo. La Diocesi ha regolarmente svolto la sua attività fino al 1973, anno in cui mons. Umberto Florenzani, allora vicario foraneo della Diocesi di Veroli-Frosinone, venne nominato vescovo di Ferentino e ausiliare di mons. Giuseppe Marafini, vescovo di Veroli-Frosinone, all’epoca gravemente malato. Di conseguenza mons. Florenzani si ritrovò a governare le due diocesi.
La Diocesi di Ferentino venne governata successivamente “in persona episcopi” congiuntamente a quella di Veroli-Frosinone da mons. Michele Federici e mons. Angelo Cella fino al 30 settembre 1986, quando la sede apostolica ne decretò l’unione definitiva con il nuovo titolo di Frosinone-Veroli-Ferentino.
L’Archivio Storico di Ferentino attualmente è una sezione dell’Archivio Storico della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, formalmente istituito nel 2010, con decreto vescovile di Ambrogio Spreafico, in due sezioni (una a Ferentino, l’altra a Veroli) che conservano il patrimonio documentario delle due ex diocesi. L’Archivio conserva attualmente 32 fondi archivistici, oltre al fondo diocesano e capitolare, alcuni archivi parrocchiali della città Ferentino e alcuni archivi storici di parrocchie che si trovavano sul territorio della ex diocesi di Ferentino. L’Archivio, riordinato probabilmente nel XIX secolo, attualmente è in fase di riordino e inventariazione.